lunedì 20 novembre 2006

Betto&Mery, osteria senza tempo




Quando si entra su via dei Savorgnan venendo da via di Tor Pignattara, i neofiti di Betto dicono subito che non si aspettavano di trovare questa porzione di "Roma antica" in una zona che, al contrario è sovrastata da palazzoni e traffico a non finire. Ma è esattamente così: lungo la via (se si arriva da via degli Angeli) si notano tutt'intorno casette basse a un piano, eco di una Roma pre-bellica che non c'è più; durante le serate estive, col caldo, a sinistra e a destra della via vi sono molti tavolini in stile "osteria", con anziani che giocano a carte e che consumano il loro quartino.

In questo angolo fuori dal tempo, troviamo Betto&Mery, trattoria tipica romana che ormai è aperta dalla notte dei tempi. In realtà Betto&Mery non ci sono più da tempo, e la gestione è affidata all'onnipresente Tommy, ormai una leggenda vivente. Appena entrati si viene subito catturati dalla miriade di cose appese alle pareti; non si tratta, però di foto con personaggi famosi (qualcuna ce n'è, ma poche), tipico delle trattorie del centro: si tratta invece di chicche di vario genere (ricordiamo l'uomo vestito in cravatta con su scritto io non posso entrare).

Preso posto al tavolo, in una delle tre sale (una nella sala del camino, una in un pergolato, in cui è anche possibile fumare, e l'ultima in un grottino in fondo al locale) veniamo subito raggiunti da uno dei camerieri, che quasi senza chiederlo porta al tavolo vino rosso ed ottimo pane alle noci (o alle olive, dipende da quello che è rimasto). Comicia la sfilza di antipasti, tra cui meritano menzione particolare i broccoli fritti alla romana, gli sfilacci di cavallo (ottimi) e i peperoni coi pinoli.

Quando si arriva ai primi si inizia ad assaporare il vero gusto della cucina romana che, ricordiamo, è prevalentemente a base di interiora (anche se le ottime carbonara e amatriciana sono sempre presenti). La gramiccia con animelle, carciofi e noci e i rigatoni col sugo di coda sono i due piatti di eccellenza: anche se all'inizio siete restii, vincete le titubanze e tuffatevi in due sapori particolari (è possibile anche fare un mix dei due).

Arriviamo ai secondi: il cameriere di turno ci metterà un quarto d'ora per dirveli tutti, e visto che molti non ascoltano o se li dimenticano, gli toccherà ricominciare (ma un suo bel vaffa non ve lo toglierà nessuno...). Anche qui, non partite prevenuti: tra i piati forti la pajatina alla cacciatora, l'immancabile coda alla vaccinara, e poi coratella, rognoncini, trippa...se poi siete nuovi di questi sapori, vi consiglio il misto romano, che mette insieme tutto quanto. E nei contorni non perdetevi i carciofi alla giudiae la misticanza ripassata in padella.

Nel frattempo sarete già (almeno) alla quarta bottiglia di vino. In alcune serate può capitare che sia Tommy in persona a servirvi, quindi lo spettacolo è assicurato. Alla fine della serata, vi arriveranno di diritto gli immancabili tarallucci e vino (ovviamente romanella dei Castelli), anche se l'ultima volta siamo direttamente passati all'amaro della casa, perché avevamo un pò esagerato...

Mi raccomando: non chiedete patatine fritte o cose che non vi dice nel menù, perché potreste essere buttati fuori a calci seduta stante!

I prezzi sono un pò ondivaghi: se siete nuovi potrebbe arrivarvi una cifra non proprio bassissima (35 se fate una cena completa), ma il prezzo è fatto sulla base del tempo di frequentazione: più volte andate, più il prezzo cala; andare con la "compagnia der Picozza" fa calare il prezzo a 20 euro (cena completa) o addirittura a 15 se non avete completamente esagerato!

Betto & Mary
Via dei Savorgnan 99 (Tor Pignattara)
tel. 06 45421780
chiuso domenica

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8 commenti:

  1. finalmente il post e le foto del pikoz... ale è tornato sabato sera e la cena completa l'ha pagata meno di 25 euri, forse gli stava simpatico perchè s'è spazzolato tutto ;-)

    betto&mery (o mary? o meri??) è spettacolare, ma rispetto al pikoz io sottolineerei di più i piatti senza interiora: per esempio le gramicce (la loro pasta fatta in casa) alla carbonara, oppure i tordi matti (involtini di cavallo), o ancora le puntarelle come contorno... in ogni caso la richiesta sale da ogni dove: pikoz, metti tutte le foto!!

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  2. che sbadati: abbiamo scordato le indicazioni x raggiungere betto:

    Betto & Mary
    via dei Savorgnan 99 (Tor Pignattara)
    aperto solo a cena - chiuso domenica
    tel. 06 45421780

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  3. sono riuscito ad andarci solo una volta, ma ne è valsa decisamente la pena :)

    si vede che chi conosce roma, sà bene dove andare !

    a presto magari una mia recensione

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  4. visto che la recensione non si sà quando arriverà..
    nel frattempo ho bloggato queste:

    http://trattoriederoma.blogspot.com/2006/12/betto-mary-info-utili.html

    che possono tornare utili :)

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  5. Gli ho detto che ci venivo apposta da Perugia, ho chiamato ieri e non ci hanno prenotato un tavolo per 10. Perchè avevano già due tavolate. Sono rimasta malissimo.

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  6. @ anonimo del 2 feb
    vedila dal lato positivo: x accontentare più clienti, preferiscono evitare di avere troppe tavolate che gli bloccherebbero eccessivamente il locale ;-)
    cmq ritenta, ne vale la pena!

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  7. no non ne vale la pena,fa vomitare .e' un posto da radical chic che della trattoria romana ha solo la facciata,i prezzi sono alti e per tutti i camerieri che hanno il servizio è lento e va a simpatie,roba che lo stesso risultato lo ottieni in un grottino pieno come un uovo con solo un cameriere a servire.i piatti poi non sono affatto un granchè,a parte un paio di specialità che pero' me le posso tranquillamente fare a casa mia col massimo del risultato.

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  8. Sono d'accordo con l'ultimo commento, la qualità sta calando, il sabato è impossibile avere servizio decente e i prezzi vanno a simpatia, se becco il cameriere giusto va liscia, se no discuto tutta la sera.
    Gli antipasti ormai li evito, pochi e freddi. I primi sono quasi immangiabili, la PANCETTA della carbonara tagliata male e dura.
    Emanuela

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