venerdì 19 dicembre 2008

4cose, trattoria a San Lorenzo

"4 cose" è una nuova trattoria a San Lorenzo, l'ennesima? no, è diversa dalle altre perchè ha un approccio casalingo al cibo e una filosofia km-zero e low-cost che difficilmente si trova altrove... Aperto al momento dal primo pomeriggio per un tè o una lettura, si chiama "4 cose" perchè ci sono veramente poche cose in menù: un antipasto, e 3-4 primi, secondi, contorni e dolci.



Ai fornelli Enrico & Roberto, in sala Andrea, ma periodicamente anche altri amici che si alternano in cucina e in sala, vi fanno gustare per una ventina di euri ben spesi un bell'antipasto misto di salumi e formaggi sabini con bruschettine e frittatine, a seguire gnocchi fatti in casa, zuppe o pasta, saltimbocca e polpette, patate al forno e puntarelle, tiramisù e crostate... ma tutto varia secondo il rifornimento di materie prime e secondo l'estro del momento.



Vini del Lazio e tendaggi etnici completano il locale, che è un'associazione culturale nello spirito vero di luogo di ritrovo abituale!



4 cose
Via dei Campani, 48 (San Lorenzo)
tel. provvisorio 346.1281550
aperto solo a cena, chiuso lunedì

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domenica 14 dicembre 2008

Il merito va premiato - Idillio the 2nd

Cosa c'entra la meritocrazia con la ristorazione? C'entra, c'entra, perché ci sono alcuni posti a Roma che meritano veramente per la bontà delle pietanze che vengono servite, per la cortesia dei gestori, per l'onestà dei prezzi nonché per la passione con cui vengono condotti, e che, per questi motivi, secondo noi vanno premiati e promossi.

Uno di questi posti è senza dubbio l'Idillio (che poi, io che sono italotedesco, ho sempre i miei dubbi se dire "Idìllio" o "Idillìo", bah!) al Pigneto. Ne avevamo già scritto un pò di tempo fa. Dopo la prima a febbraio di quest'anno, e dopo esserci ritornati in estate senza però purtroppo trovare posto (da qui il consiglio, prenotate!), ieri abbiamo avuto l'occasione di verificare l'andamento dei lavori e se le prime impressioni potevano essere confermate.

Subito la buona notizia: tutto confermato e anzi, con l'opportunità di assaggiare altre pietanze del menù il giudizio già ottimo si consolida. L'Idillio spicca perché è semplice, genuino ma al tempo stesso curato nei particolari (se cambiate vino vi cambiano il bicchiere, cosa che spesso non viene fatta neanche nei ristoranti).

Anche questa volta la serata è stata introdotta da una bruschetta mozzarella di bufala e 'nduja (sarà per le mie origini calabre o semplicemente perché è veramente buona), a cui hanno fatto seguito delle ottime fettuccine alla gricia fatte in casa, di notevole spessore e con i pezzetti di pancetta che sembravano essere stati tagliati con l'accetta e non con il coltello per quanto erano grossi.
Il tutto annaffiato da un Nero d'Avola e, visto che avevamo iniziato la cena che erano già le 23 e comunque già sazi dai primi, concluso con un semifreddo al miele di castagne molto dolce e molto buono.

La serata si è chiusa con caffè e amaro e con una chiacchierata con il simpatico e gentile caposala, Andrea Torcasio, con il quale questa volta non abbiamo cantato "O Zappatore" (sarà un impegno per la prossima volta) ma abbiamo filosofeggiato su una sua ipotetica candidatura a sindaco di Roma, per la quale noi qui di MagnaRoma dichiariamo sin d'ora il nostro endorsement.

Per stare al passo con i tempi e diffondere adeguatamente l'Idilliofilosofia, il locale è anche presente su Facebook con un gruppo dedicato al posto nonché ai suoi fans. Se quindi siete tra quelli che passano le giornate aggiornando il proprio status, pokando in giro la gente e postando cose sulla vostra wall, non vi rimane altro che iscrivervi qui.

martedì 7 ottobre 2008

Magnabarcellona

Lo so, è un off-topic, ma ci tengo a informare la cittadinanza che è finalmente on-line la mappa dei miei luoghi barcellonesi, ovvero le trattorie, le tapas, le pasticcerie, i prodotti tipici consigliati agli amici che partono per la capitale catalana, e dove rivado ogni volta che ne ho l'occasione.


Come recita l'incipit della mia guida catalana per gli amici (fatene richiesta, è gratis!): "Scordatevi le Ramblas piene di italiani più che in via Tuscolana, la paella che in realtà è una specialità di Valencia, e la sangria che qui fanno mischiando vino rosso e aranciata. Questa non è Spagna, ma Catalogna, un’altra cosa, una via di mezzo tra la mediterraneità di Napoli, la libertà di Amsterdam e l’organizzazione di Berna. Vabbè, forse proprio Berna no, però è certo che Barcellona è una città aperta e internazionale, ricca di spettacoli, cultura e iniziative, piena di taxi liberi anche di notte, di banche ogni venti metri, di zaffate di canne ad ogni incrocio e di citofoni senza i cognomi dei condomini. E dove per sussurrare “ti amo” dicono “t’estimo molt”… Ma soprattutto è una città da scoprire, dove si ammirano palazzi incredibili e luoghi incantati, si mangiano piatti sconosciuti da noi, e si beve bene."


Con l'occasione vi ricordo che è on-line anche la mappa dei miei luoghi brussellesi!

domenica 20 luglio 2008

Le Quattro Monete

Abbiamo già recensito una trattoria di pesce nel quartiere di Centocelle, ma in questo caso la qualità è superiore, e il prezzo maggiore sebbene intorno ai 30 euri: si tratta di un vero e proprio ristorantino marinaro, piccolo, accogliente e gestito da un appassionato figlio di pescatori (Fabrizio), che propone pesce fresco secondo la disponibilità del giorno, con un menu che varia quindi continuamente.

L'ultima visita è consistita, in 4 (d'altronde siamo alle 4 monete...), nel dividerci 2 antipasti misti crudi e cotti (tra cui un ottimo polpo e patate) e poi un primo a testa (spaghetti allo scoglio, amatriciana di pesce, tonnarelli ai granchietti e ai tartufi di mare), e infine altri 2 secondi: una bella pezzogna dell'isola di ischia con patate e una frittura buona e non unta. Ciliegina sulla torta, anche dolci fatti in casa, tra cui il tiramisù. Il tutto innaffiato dal vino bianco della casa, gradevole (mi sembra un montecompatri).

Le Quattro Monete
via dei Gelsi, 24 (Centocelle)
tel. 06 21807884
aperto a pranzo e cena, chiuso lunedì

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martedì 8 luglio 2008

Cose e Sapori a Montecompatri

Ampio locale con musica dal vivo sala fumatori piatti della tradizione locale clientela selezionata prenotazione obbligatoria. “Si no nun magni”, recita la scritta rigorosamente a pennarello che campeggia da Mimmo, anzi da “Cose e sapori – Associazione di arte e gastronomia”, a Montecompatri.

Un “mai più senza” per chi ama le proposte di MagnaRoma. Per trovarlo devi sapere che c’è. Ecco perché la clientela è selezionata. L’ingresso sembra quello di una casa, in un piccolo atrio ti accolgono personaggi coi quali sinceramente il cronista non ha avuto tempo di approfondire la conoscenza. Ma da come si muovono capisci che fanno parte delle amenità del luogo. Strette di mano, “ciao, benvenuto”, l’accoglienza è calorosa. Il locale è grande, la sala fumatori più dell’altra, messa in fondo al vano e sempre deserta. Graffiti in gesso sulle pareti, gioghi e altri attrezzi agricoli più in alto e cartelli sui muri testimoniano la veracità e la genesi del luogo: secondo lavoro di Mimmo, “aiutamolo sto poro cristo”. La musica dal vivo è curata da un membro della numerosa comunità brasiliana dei castelli romani, che suona il sassofono su basi preregistrate su Mac. Essendo un brasiliano di mondo e non da cartolina fa vibrare l’ancia non sulle note de “La ragazza di Ipanema” ma sui Pink Floyd, con grande delizia degli astanti che già paventavano il rischio orchite con una serata a base della bossa nova sbiancata di Stan Getz. Invece, “Hey you”, “Wish you were here” e così via.

Ci siamo stati di venerdì, quindi pesce. “Ma io preferivo la carne”. “Sta bono, mo te servo io, te porto l’assaggini, vedrai che te piace”. E m’è piaciuto sì. Mimmo, ragazzo tarchiato e generoso, demiurgo locale, viene al tavolo, domanda, si interessa, rilancia, vuole conoscere chi va a mangiare da lui. Clientela di ogni età e provenienza. Passano frittatine e salamini. Ma noi abbiamo il pesce… L’entrée è col vino, rigorosamente bianco dei castelli alla mescita e servito senza pietà . Ma Mimmo non sta certo a lesinare sul rosso, che porta per ogni evenienza. L’acqua è più rara, compare sporadicamente in bottigliette da 0,33. Si comincia con tagliolini al sugo di polpo. Si procede con insalata di polpo, ceci, patate e cipolle. Merluzzo in salsa di limone. Delizioso e delicato. “Che, nun la fai la scarpetta?” chiede il ragazzo di bottega che intanto intrattiene coetanei festanti dopo aver superato l’esame di maturità al tavolo di fianco. “Te lascio er piatto così la fai”. E la facciamo. Momento di buio del cronista, che sfiancato dal vino non ricorda la portata di passaggio dal pesce alla carne. Che c’è stata e di buon livello. Quindi carne: polpettine al sugo e pollo al forno e alla brace. Fantastico. Ottimo il pane. Gran finale con tarallucci e vino, panza piena e mente annebbiata.

Prezzi… incredibili: 15 euro a testa. Persone avvezze al locale mi hanno confermato che siccome c’era il pesce abbiamo pagato più del solito. La prenotazione è fondamentale, la cucina funziona sul numero di bocche al lavoro previste.

Cose e sapori – Associazione di arte e gastronomia
Via Colonna 12 – Montecompatri
Tel. 331.7134791 (telefonare per mangiare!)
Chiusi la domenica sera

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NdR: la recensione sarebbe del brianzolo gastroman, ma siccome il rosso ha incocciato più di quanto sembrasse a prima vista, non è riuscito a pubblicarla...

lunedì 19 maggio 2008

3 recensioni in un weekend

Questa volta, in un solo weekend, ben 3 recensioni 3 di posti dove non ero mai stato, tutte in una volta, tutte intorno al Pigneto... giovedì sera con l'Avvocato da Roberto er Laziale, venerdì sera con il Giornalista Brianzolo all'Idillio, sabato sera con un Tris di Coppie dal Libanese: et voilà!


Roberto er Laziale
via dell'Acqua Bullicante 108
tel. 06 24401787
chiuso mercoledì

Nello spirito della settimana più scaramantica del tifo romanista, non poteva mancare una sosta con un avvocato laziale dal Laziale, una classica trattoria romana di una volta, senza insegna, con piatti che variano nel corso della settimana, e un bel pergolato sul retro, fresco e dotato di micia roscia in cerca di avanzi di cibo... Io ho goduto di un bel piatto di gnocchi fatti in casa e un paio di involtini ben preparati (con un odore/sapore di carota e sedano da manuale), oltre ai fagiolini corona da contorno e un ottimo tiramisù per finire. L'Avvocato si è invece buttato sul pesce: spaghetti con vongole e frittura mista. Ma come alternative c'erano i piatti classici romani (carbonara, cacio&pepe, ecc.) e secondi di pesce (il rombo, per esempio). Promosso a pieni voti, compreso il proprietario che fa il conto in lire salvo poi convertire il totale in euri con la calcolatrice... nel nostro caso 45 in 2!



L'Idillio

via Augusto Dulceri 29
tel. 06 297089
chiuso lunedì

L'aveva già recensito "Der Avvocaten" quindi non mi dilungo: nella veranda laterale, ho divorato una fiamminga di tagliatelle al ragù fatte in casa, larghe un paio di cm e con i bordi rialzati (!!!), nella porzione "Idillio" che è un vero attentato al fegato ma un altrettanto vera goduria per il palato, oltre che una sfida posta dal caposala (i miei amici l'hanno ugualmente accettata, ma nella versione gricia ugualmente ottima); poi, ho gustato un bello sformato di zucca, patate e mozzarella, e ho infine chiuso con un prelibato semifreddo arancia e mandorle. Il tutto, accompagnato da un paio di rossi in 3, è costato 30 euri, ben spesi.


Beirut aka er Libanese
piazza dei Condottieri 6
tel. 06 2751132
solo cena, chiuso martedì
La scheda sulla bibbia del kebab a Roma

Beh, immagino sia chiaro che tipo di cucina faccia... niente polpette di renna, nessuna tartare di manzo, ma solo un interminabile e gustoso antipasto di hummus, felafel, dolmades (vabbè, l'equivalente mediorientale), lenticchie, melanzane, formaggio ecc. ecc. con la pita preparata in questo piccolo ristorante a conduzione familiare, guidato dal simpatico Walid (che tra l'altro è cristiano, quindi la cucina qui non è propriamente araba) e impreziosito da una cameriera albanese femminista che commentava ogni cosa succedeva al nostro tavolo. A seguire, riso beirut e spiedini di 3 tipi di carne (tranquilli, c'è anche il kebab, se volete!) e dolci, oltre alla lettura dei fondi del caffè da parte di Walid. Compreso un discreto rosso libanese, abbiamo pagato meno di 30 euri a testa, ma volendo si può usufruire di un menù a 20 euri con antipasti e spiedini. Familiare e buono, da ritorarci, magari nelle serate con musica dal vivo.

venerdì 15 febbraio 2008

Aggiornamento della mappa delle trattorie romane

La mappa delle trattorie è stata aggiornata con numerose new entries, alcune da collaudare, altre ben note, ma tutte che rientrano nella filosofia MagnaRoma: mangiare molto (e bene) ma spendere il giusto (anche poco, non guasta!).


Oltre alle trattorie già recensite, come Felice e L'Idillio, e quelle elencate qui, sono state aggiunte anche le 2 "chioccioline" Slowfood (Velodromo Vecchio e Trattoria Monti), l'enoteca regionale Palatium a via Frattina, il mitico Necci al Pigneto, 3 trattorie sull'Appia Antica di cui si parla bene, e infine la trattoria-pizzeria Ciociara a Cinecittà.

lunedì 11 febbraio 2008

Da Felice il locale si modernizza, ma la romanità c'è sempre

Troppa grazia, sant'antonio, direbbe qualcuno, ma la realtà è proprio questa: due post uno appresso all'altro su questo blog, e un terzo è in preparazione sulla nuova trattoria di pesce del Pigneto (vero, marco?).

Cominciamo da Felice, un luogo storico per la ristorazione romana, segnalato da Slowfood per la sua filosofia: "fedeltà ai ricettari tradizionali capitolini e attenta ricerca delle materie prime". E' vero: la vecchia sala rimasta così com'era dal dopoguerra non c'è più, e neanche Felice Trivelloni a sovrintendere le operazioni (sembra che si veda a volte a pranzo, a quasi 90 anni!), ma nelle due salette di legno e mattoni a vista si mangia bene, con ricette tradizionali e porzioni non da "nouvelle cuisine", a prezzi equi, sui 30-35 euri per un pasto completo.


Prima della ristrutturazione curata dai figli, Felice era noto per selezionare la clientela all'ingresso, tanto che tutti i tavoli avevano il cartellino "occupato", compreso uno dedicato esclusivamente ai testaccini, e decideva lui se eri abbastanza simpatico per entrare e mangiare... si favoleggia che ci mangiava Benigni e che a D'Alema una volta abbia detto che era tutto occupato! Anche io, modestamente, sono stato rifiutato da Lui in persona, che troneggiava all'ingresso del locale :-(

Oggi il menu è rimasto uguale, con una base fissa e altri piatti a rotazione secondo la tradizione romana. Giovedì scorso, in una tavolata di una decina di parenti, abbiamo apprezzato particolarmente i salamini secchi come antipasto (ma ci sono anche frittate e fagioli, volendo farsi del male!), e poi una serie di primi stupefacenti. La cacio&pepe, diciamolo subito, è la migliore che io abbia mai provato: il piatto è arrivato con un mix di parmigiano e pecorino sopra, che il cameriere, a fianco a me, ha mescolato utilizzando un cucchiaio e una forchetta per un minuto buono, finchè non ha ritenuto che la crema che si andava creando fosse al punto giusto!!!! E poi, tutti ottimi, amatriciana, carbonara, gnocchi e "alla felice" (menta + ricotta salata).


I secondi non sono stati da meno: io ho provato un involtino... sì, uno solo, ma lungo una quindicina di cm, adagiato in un letto di sugo al pomodoro; e ho anche assaggiato una polpetta di quelle che non si fanno più, ripiene di bollito, rese di forma ovale e fritte. Ma al tavolo sono arrivate anche delle fiamminghe piene di coda alla vaccinara (con annesso "bavaglione" per evitare macchie!) e un ottimo abbacchio allo scottadito. Se andate nei giorni giusti, potrete trovare l'arzilla in brodo o in bianco, il lesso, il baccalà, la trippa, ecc. ecc. ecc.

Dopo puntarelle con alici e carciofo alla romana, infine, come dolce, uno stratosferico tiramisù al bicchiere con caffé e cioccolato caldo chiude degnamente il pasto, peraltro annaffiato da un onesto rosso della casa. E poi caffè e amari, non più presi dal bar di fronte come un tempo. E' ora di uscire, sempre che riusciate ad alzarvi, ovviamente ;-)

Da Felice
via Mastro Giorgio, 29 (Testaccio)
tel. 06 5746800
aperto a pranzo e cena, chiuso domenica
sito ufficiale (osservate la scritta "romana VIRUS romae discitur"... gli perdoniamo volentieri i "virus" senza "virtus")
una descrizione + un'altra ancora + una terza

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domenica 10 febbraio 2008

Trattoria L'Idillio - mangiare bene e tanto al Pigneto

Accanto alle lamentele sulla scarsa collaborazione degli altri autori di Magnaroma, Federico ha pubblicato nel suo ultimo post una interessante lista di locali che, nonostante i suoi tentativi di dieta (seeeeeeeeeeeeee...), intende visitare per rendere più ricco ed interessante il blog.

Siccome in non poche occasioni ho fatto ricorso alla profonda conoscenza di Federico per individuare locali dove si mangia e beve bene (facendo buona figura con chi di volta in volta mi accompagnava, non sono molte le persone che possono disporre di una hotline personale trova osterie, altro che Claudio Bisio e le pagine gialle), voglio farmi avanti e raccontarvi dell'osteria dove ho mangiato ieri sera.

Trattasi dell'Idillio, situata in via Augusto Dulceri 29, al Pigneto (ormai tutte le strade portano lì). Osteria semplice a gestione familiare, la madre ai fornelli, il figlio caposala e un cameriere che potrebbe essere suo fratello oppure un amico che è passato di lì per caso. Comunque sia, il caposala è un tipo decisamente degno di nota: oltre a fare tutto quello che un caposala di solito fa (illustrare il menu del giorno, suggerire vini ecc.), ama improvvisarsi con imitazioni di Mario Merola (il suo pezzo forte è "ò zappatore") e gestisce un'esilarante forum su internet in cui, attraverso il suo alter ego T.J. Hooker, spiega la Idilliofilosofia.

La nostra scelta di ieri è ricaduta su degli gnocchi (ogni sabato fatti a mano) con il sugo di spuntature e la carne, sformato di patate e carciofi e delle ottime melanzane alla parmigiana. Il tutto preceduto da una bruschetta con mozzarella di bufala e 'nduja, accompagnato da una bottiglia di vino rosso della casa e chiuso da un semifreddo cioccolata e panna. I piatti sono decisamente abbondanti (i primi possono essere ordinati in formato "Idillio", che prevede la sostituzione del piatto normale con una pirofila maxi!) e cucinati secondo tradizione. I prezzi sono dignitosissimi (il menu di cui sopra prevede una spesa di 38 euro), si esce dal locale con la panza piena ma non con il portafoglio svuotato. Nonostante l'ottima qualità il posto non sembra essere troppo trafficato. Siamo andati senza prenotare e abbiamo trovato tranquillamente posto, cosa non facile di sabato sera.

Oltre al menu ricco di primi e secondi di qualità, l'Idillio offre anche del brain food: chi anche la sera non può e vuole rinunciare a fare l'intellettuale, può partecipare al bookcrossing. Per iscriversi alla newsletter della Trattoria L'Idillio, e rimanere quindi aggiornati sulle novità sul menu, cambio orari di chiusura ecc., basta inviare un' e-mail all'indirizzo trattorialidillio@libero.it con il semplice oggetto "Desidero iscrivermi alla mailing list".

L'Idillio
via Augusto Dulceri 29 (Pigneto)
tel. 06 297089
chiuso lunedì
il forum dei gestori

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lunedì 28 gennaio 2008

Voglio andare qui... e qui... e anche qui!

Lo so, è sempre la stessa storia, il blog non viene aggiornato perchè io cerco di stare a dieta (ho detto cerco, don't worry), perchè gli altri collaboratori non si fanno vedere, perchè dopo natale stiamo ancora smaltendo i postumi delle festività ;-)


Ma qualcosa va detto su alcuni posti da cui proviene un forte richiamo alla prova, alla degustazione, alla novità rispetto ai soliti giri...


Ve ne propongo alcuni, frutto di una libera selezione tra le nuove aperture e tra le segnalazioni degli amici:



3HG

circonvallazione Casilina 51 (Pigneto)

tel. 349 5340695

chiuso lunedì

alcuni post di presentazione (in fondo)

E' l'erede del glorioso RoxyUp, sfrattato da via Malatesta e ricomparso in pieno Pigneto, a fianco di un albergo cinese (!) e con uno stile fusion-trash da scoprire: i piatti di pesce sembra che continuino ad essere super :-b...

PROVATO DA FEDERICO, MARCO & DANIELE: OK!



Ristobar della Città dell'Altra Economia

ex mattatoio, ingresso da via di Monte Testaccio

tel. 334 2795891

aperto dal martedì al sabato per cena e la domenica a pranzo

il sito del locale



L'Idillio

via Augusto Dulceri 29 (Pigneto)

tel. 06 297089

chiuso lunedì

il forum dei gestori

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PROVATO DA GENNARO: OK!



Roberto er Laziale

via dell'Acqua Bullicante 106

tel. 06 24401787

chiuso mercoledì

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sembra che la cacio&pepe sia buona

una citazione nostalgica (in fondo)



Mythos

via Benedetto Varchi 3 (Appio-Latino)

tel. 06 7840034

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Terremoto

via della Rocca 16 (Genazzano)

tel. 06 9579032

chiuso venerdì

il sito del locale

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una descrizione più colorita e "compagna"