lunedì 19 novembre 2012

Maxelâ, il doge della carne

Doge? Venezia? E che c'entra con la carne? Calma, calma... i dogi comandavano pure a Genova (anzi dalla loro elezione a sorte prese il via il gioco del lotto, ma questa è un'altra storia...) ed è per l'appunto ligure l'origine di questa catena di ristoranti vietati ai vegetariani... Catena? Come catena? E che MagnaRoma si abbassa a recensire le catene mò? Aricalma, gente: è una catena, sì, ma di ottima qualità!

Innanzitutto "maxelâ" in genovese significa "macelleria" e dovrebbe essere pronunciato in una maniera che non ho ancora capito, forse simile al catalano "sc" (se c'è qualche ligure ci lllumini). Dalla città della Lanterna dove sono stati aperti i primi due locali, l'impresa si è espansa prima al nord e poi fino a Roma, inizialmente a Borgo e ora pure in pieno centro, nel pieno della movida di piazza delle Coppelle. Lo so, è stato appena recensito un locale in zona, a due passi anzi, e ora torniamo sempre lì, ma non è che ci siamo innamorati di questa strada, è solo un caso, giuro! Peraltro la zona è talmente piena di locali turistici oppure superfighetti che trovare un ristorante dove mangiare a prezzi contenuti è piacevole.



Dunque, si mangia carne, peraltro la fassona piemontese, regione che ormai si è imposta nella Capitale anche grazie a Eataly, e si compra pure se volete sfruttare il coté macelleria (sempre una reminiscenza della recensione precedente...). C'è di tutto: affettati, tartare (la carne cruda), tagliata, hamburger, polpette, pollo, involtini, spiedini, braciole, salsicce, fiorentina, entrecote e perfino il quinto quarto caro ai romani! La qualità si sente, e soprattutto il costo è molto competitivo: molti piatti sono sotto i 10 euri, la tagliata poco sopra e solo i tagli più pregiati arrivano a 15-20. Oddio, volendo c'è anche qualche piatto di pasta, e forse il pesto vale la pena di assaggiarlo, ma qui si viene per altro, chiaramente.


A parte arrosticini e spiedini, sotto tono, gli altri piatti assaggiati sono ben eseguiti e portati rapidamente in tavola, sulla base della cottura desiderata. Nella foto si intravede un duello all'ultimo "sangue": hamburger con ketchup sotto uno strato di croccanti chips contro una tagliata con bacon croccante e cipolle stufate. Lo scontro è finito in parità, bisognerà tornarci per toglierci qualche altro sfizio... Prezzo: a pranzo c'è un menu a 12 euri con scelta tra due primi e due secondi, mentre alla carta ovviamente dipende dalla fame, ma un secondo, un contorno e un dolce stanno sui 25-30 euri.



Maxelâ
Via delle Coppelle, 10 (centro)
Tel. 06 68210313

Aperto pranzo e cena - Chiuso domenica 
Sito ufficiale
Ne parlano Puntarella Rossa e Luciano Pignataro

martedì 13 novembre 2012

Casa Coppelle, "tu me fais tourner la tête..."



Riceviamo dalla nostra nuova collaboratrice free-lance Madame (che dovrà imparare presto a inserire direttamente lei i post...) una recensione in linea col suo nickname :-)



Edith Piaf sintetizza perfettamente l’atmosfera romantica (e disneyana?!?) che si respira a Casa Coppelle. Non c’è da stupirsi se Madame propone come suo primo post un ristorante italo-francese... garantisco però di recensire e consigliare quanto prima anche una tradizionale trattoria romana o perché no un paninaro!

Il locale è un po’ buio e il conto, ahimè, un po’ salato ma quanno ce vo’, ce vo’!! Ammetto di non aver mai assaggiato il lato romano della cucina ma di aver sempre optato per quello francese, non chiamatemi snob! ;)

L’ultima volta ho preso due antipasti: il primo dei due una Tarte tatin de légumes avec sauce au pestou (Tarte tatin di verdure con salsa al pesto) davvero deliziosa e ben presentata (anche l’occhio vuole la sua parte!!.Il secondo antipasto era un Mille-feuille croquant de pate fillo avec foie gras, figues confites et mousse de foie gras... a voi la traduzione!


Non ho assaggiato invece personalmente Il filetto in sfoglia con tapenade di olive nere ma mi è stato assicurato essere gustoso e la carne di ottima qualità!

Per finire in bellezza ho preso, per gola più che per fame, un’Ile flottante avec crème anglaise et caramel, che tradotto letteralmente “isola galleggiante” non si può proprio sentire..perde tutta la sua poesia! L’ile flottante è una sorta di meringa soffice, di cui ho scoperto andare ghiotta da bambina!


Una cena costa mediamente sui 40€ ma ne vale la pena!
Au revoir


Casa Coppelle
Piazza delle Coppelle, 49 (centro)
Tel. 06 / 68 89 1707 - Cell. 338 / 681 05 85
Aperto pranzo e cena - Chiuso lunedì