domenica 29 marzo 2009

Un po' di Grecia al Pigneto

L'estate è ancora lontana, ma la stanchezza e la voglia di vacanze iniziano già a farsi sentire. Una delle mete più gettonate, specie dagli amanti del mare, è sicuramente la Grecia. Grande patrimonio culturale, isole stupende, gente cordiale e - per quanto ci compete - un'ottima cucina mediterranea. Però appunto, vacanze lontane e quindi tocca inventarsi qualcosa. Per quanto riguarda la voglia di Grecia si possono fare sostanzialmente due cose: rimanere a casa a guardare Mediterraneo in dvd oppure recarsi al Pigneto e andare a mangiare al ristorante greco "Egeo".

Lì infatti è possibile assaggiare la Moussaka (pasticcio di melanzane), il Ghiros (kebab greco), i Keftedes (polpettine fritte di carne o di legumi), i Dolmades (riso avvolte nelle foglie di vite), la caprese greca (pomodori e formaggio feta) e tante altre cose ancora, il tutto ovviamente accompagnato da del vino greco e preceduto da un bicchierino di Ouzo (liquore all'anice), con il quale i titolari dell'Egeo danno il benvenuto a chi arriva.



Per chi va la prima volta e non conosce la cucina greca, consigliamo l'ordinazione di un piatto misto (bisogna essere in due, 12 Euro a testa), che offre un assaggio delle varie specialità greche. Un must è poi la pita (pane greco) e l'ottima crema di sesamo. Per quanto riguarda il vino potete tranquillamente prendere quello della casa, che è buono e scende bene. Ottimi anche i dolci, tra cui dei yogurt con nocciole e miele veramente squisiti.

L'Egeo è aperto tutti i giorni tranne la domenica e la spesa media è di circa 15-20 Euro a testa (bevande incluse). Il locale è abbastanza ampio (ma ben frequentato nei weekend, meglio prenotare) e vede anche la presenza di un piccolo palco, sul quale il venerdì ed il sabato si esibiscono musicisti di musica greca tradizionale. Attenzione però, i gestori ed i camerieri - gentilissimi - non esitano ad invitare i clienti a fare qualche passo di sirtaki. καλή όρεξη (buon appetito)!

Taberna greca "Egeo"
Via Augusto Dulceri, 99 (Pigneto)
Tel.: 06 273807
sito ufficiale

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lunedì 23 marzo 2009

Sostiene il New York Times...

Wonderful! Noi e il NYT sembra che abbiamo gli stessi gusti gastronomici (anche se la nostra sede non è stata disegnata da Renzo Piano ma da Enzo er porchettaro), visto che Felice viene considerata la migliore trattoria romana secondo il loro corrispondente (a pag. 2). Vengono poi citati altri posti più accattivanti per turisti, ma anche Qui se Magna al Pigneto (ignorando invece il dirimpettaio Domenico er Guercio e i suoi gnocchi). Fin qui non ci sarebbe nulla di strano, ma la sorpresa viene da una recensione fatta da un americano sfuggita a romani come noi: i "Due ciccioni" a Trastevere... Qualcuno ne sa qualcosa in più? Ne parlano quasi solo gli stranieri, ma il cane Aldo che scodinzola per la sala deve essere imperdibile: chi viene a provarlo??

domenica 15 marzo 2009

Felice regna su Roma

Se qualcuno mi chiede qual è la migliore trattoria di Roma, la risposta è scontata: da Felice a Testaccio, non ci sono santi! E' vero che l'assenza del vecchio Felice Trivelloni ha reso il locale più fighetto e non c'è più il tavolo riservato ai testaccini, e soprattutto manca la selezione all'ingresso (rigorosamente secondo l'estro e l'empatia di Felice stesso) che mi ha sempre intimorito... ma per 35 euri cadauno non c'è in città un posto dove si mangiano meglio i piatti della tradizione romana!! Soddisfatti o rimborsati ;-)



Ne abbiamo già parlato, ma un bis si imponeva... Domenica a pranzo in 4, con parcheggio giusto di fronte al locale, senza antipasto per non rovinarci l'appetito (eh già), tra i primi abbiamo scelto 2 stratosferiche cacio&pepe con cremina densa al punto giusto mescolata lì per lì dall'esperto cameriere (vedasi foto), più i ravioli alla felice (pachino, spezie, ricotta salata, ricotta normale), più le tagliatelle ai carciofi.



Poi i secondi: involtone al sugo degno dei ricordi delle massaie anni 50, maialino al forno, costolette panate di abbacchio con carciofi pastellati e fritti da urlo (e a me non piacciono i carciofi...).



Infine i dolci, anzi IL dolce: l'imprescindibile e immarcescibile tiramisù al bicchiere, col caffè che aspetta il cucchiaio proprio in fondo al bicchiere, dopo avere assaporato crema+cioccolato fusi in una consistenza perfetta (vedasi foto prima e dopo).



Il prezzo di 35 euri si intende vini esclusi (ma per soli 16 euri c'è già un eccellente Shiraz laziale) e grappe escluse (la lista dei distillati è notevole), diciamo solo lo stretto indispensabile ;-) Che dire di più? Non è certo una scoperta del blog, già SlowFood e GamberoRosso l'hanno osannato, e la prenotazione è ormai necessaria in qualunque giorno, ma ne vale assolutamente la pena.

Da Felice
via Mastro Giorgio, 29 (Testaccio)
tel. 06 5746800
aperto a pranzo e cena, chiuso domenica sera
sito ufficiale col menu
una descrizione + un'altra ancora + una terza

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lunedì 2 marzo 2009

Enzo alle Frattocchie

Se vi formalizzate per un calendario della buonanima del Ventennio appeso alla parete, o per un gagliardetto della Lazio in bella vista (ma qui siamo già in provincia, è comprensibile...), allora non entrate qui e non continuate a leggere.



Ma se quello che vi spinge alle Frattocchie, sulla Nettunense, è solo una sana e irrefrenabile voglia di porchetta, questa è la fraschetta giusta per voi, annunciata da una vetrina frigo con la porchetta in tutto il suo splendore a bordo strada: pochi tavoli in legno con tovaglia di carta (da condividere con altri avventori secondo l'affollamento), porchetta deliziosa e abbondante servita con pane di Lariano, mozzarella di bufala campana (l'unico prodotto non castellano, a detta dei gestori, che quasi se ne scusano), formaggi e salumi locali, vino dei Castelli, ciambelline al vino e... gazzosa Egeria!!



Il conto è di una decina di euri a testa, per un pranzo più che abbondante. Volendo, si può anche comprare il pane da portare via. Imperdibile e consigliato, ma non troppo, che poi si riempie :-(

Da Enzo
Via Nettunense, 101 - Frattocchie
(venendo da Roma, sulla sinistra subito dopo il segnale di fine abitato)
Sempre aperto, fino alle 20 circa

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