lunedì 8 agosto 2011

Sorpasso e controsorpasso

M'hanno rubato l'idea: nei miei vaneggiamenti gastronomici ho sempre pensato di gestire un locale aperto dalla mattina alla sera con varie configurazioni (colazione, pranzo, merenda, aperitivo, cena, dopocena), con un bel bancone oltre ai tavolini, con la vendita anche al dettaglio dei prodotti in menu, e con elementi di design che attirano gli avventori (si dirà ancora così?), in modo da creare un ambiente tra il nordeuropeo e il catalano. Beh, c'è già (da poco) e non so se l'emoticon da usare è :-( per i miei sogni di gloria (gastronomica) o :-) per le mie necessità di lavoratore di Prati.

Si chiama Sorpasso, sorge proprio di fronte al mercato dell'Unità ed è lo spin-off della vicina enoteca Passaguai, omaggiata dal Gambero Rosso con 2 "bottiglie". Rispetto al progenitore è più ampio e soprattutto con la cucina, ma quello che colpisce favorevolmente è sia l'attenzione all'arredamento sui toni del legno e del bianco, sia il tentativo riuscito di avvolgere i clienti con i sapori, con il salumaio che affetta le specialità della casa all'ingresso e le bottiglie di vino o bibite (Paoletti!), ma anche salumi e formaggi e conserve sugli scaffali. Per mangiare la scelta è tra un bancone non troppo ampio ma con alcuni sgabelli che permettono di evitare di sedersi tristi a un tavolo da soli, oppure la sala interna con ampi finestroni sulla cucina a vista, tavoli spaiati (è molto trendy e cool) e soprattutto un grande lucernario che chiude quello che era un cortile interno regalando la vista sui panni stesi dei piani superiori!


Capitolo cibo: coi colleghi di lavoro, prima di abbandonare l'ufficio per le meritate e sudate vacanze, insieme a pane di diverso tipo (buono), abbiamo preso due taglieri di salumi e formaggi non enormi ma comunque neanche costosi (9-10 euri cadauno), dove tra l'altro troneggiavano, sebbene rapidamente spazzolati, la cecina de leon (bellamente ignorata nei miei numerosi viaggi ispanici), la lonza di mangalica (che taglio di animale!) e il piacentino ennese. Poi ottimi e molto sostanziosi (oltrechè convenienti, a 7 euri) i tortini con patate tomino zucchine e parmigiano, nonchè una tagliata di manzo al sangue che si scioglieva in bocca (lo so, ho cercato per 10 minuti un'espressione meno ritrita ma non l'ho trovata, abbiate pazienza!). Volendo, ci sono anche i trapizzini inventati da 00100.


Ho paura che diventerà uno dei miei posti preferiti: così abbiamo speso poco meno di 20 euri, con un rapporto qualità/prezzo notevolissimo, ma non saprei se a cena i prezzi salgono. In ogni caso, è frequentabile anche in altri momenti della giornata, sul modello di Necci al Pigneto, e questo è molto ma molto interessante, tanto più in un quartiere poco accogliente come Prati a meno di non essere turisti da spennare.


Sorpasso
Via Properzio 31 (Prati)
Tel. 06 89024554
Aperto dalle 7 di mattina alle 2 di notte (almeno così dicono...), chiuso domenica
Sito ufficiale

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Il mistero del Lievito Madre

Da almeno un mese impazza sul web il mistero del Lievito Madre... no, non sulle modalità migliori di "allevare" la pasta madre nei forni, bensì sulle valutazioni per questa nuova apertura a Cinecittà, una pizzeria che secondo alcuni si inserirebbe di prepotenza tra il gotha romano, e secondo altri è un'emerita schifezza, ma ci sono anche giudizi più equilibrati. Capite bene che opinioni così divergenti suscitano curiosità, e grazie a un coupon abbiamo fatto il sacrificio di dirimere una volta per tutte la questione...

Diciamo subito che confermiamo i giudizi contrastanti: ci sono cose molto buone e altre da rivedere, ma sicuramente nulla di orribile e anzi azzarderei che gli aspetti positivi prevalgono, sia pure senza raggiungere per ora i livelli, per restare nel quartiere, di Sforno. Il primo aspetto positivo è il posto: all'inizio del parco degli Acquedotti, sotto gli alberi con lo sfondo delle arcate dell'Acquedotto Felice, in uno chalet appena costruito e bello; l'unico appunto per i tavoli sul brecciolino, decisamente meglio quelli sul tavolato sotto il portico.


I commenti negativi sui camerieri e il servizio, sinceramente, non li ho capiti: è evidente che è un servizio giovane e forse inesperto, ma ieri sera sono stati precisi e veloci, anzi quando si sono confusi tra il mio ordine (funghi) e un'altra pizza (fumo) me l'hanno sostituita con molta gentilezza. Nota di merito per le birre, molte belghe anche alla spina e alcune di altri paesi, anche bevibili da sole prima/dopo cena. Ma veniamo alla sostanza: abbiamo preso per cominciare i mini arancini, tipici del vicinissimo e stellato Giuda Ballerino con cui non si è capito se godono di una consulenza o di una vera e propria filiazione, e tra questi l'asiago e tartufo era ottimo come sapore, mentre un po' meno entusiasmati ci ha lasciato il taleggio e asparagi (più per il riso che per il ripieno) e il ceci e baccalà (comunque gustoso). Poi delle chips di patata con il parmigiano pecorino, buone e leggere, in un sacchettino di carta (altra reminiscenza del Giuda...).

E poi le pizze. Anche qui alti e bassi: la margherita sembrava troppo acquosa, con un eccesso di mozzarella rispetto al pomodoro, sebbene l'impasto fosse buono e leggero (sì, mi ripeto), mentre la funghi era biscottata (bonus!) ed equilibrata tra funghi, mozzarella e pomodoro. Confermiamo i giudizi di chi ha scritto che si percepiscono mani diverse, ma almeno un aspetto positivo sono le proposte diverse dal solito come le pizze ripiene e la carbonara, nonchè i prezzi convenienti per i gusti base, intorno ai 5 euri alla faccia di Tremonti e della BCE. Per il conto siamo sui 20 euri, ben spesi (soprattutto perchè è vicino a casa!).


Lievito Madre
Via Lemonia 214 (Parco degli Acquedotti)
Tel. 06 45481454
Aperto a pranzo e cena, chiuso lunedì

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