lunedì 24 ottobre 2011

Se il Duca non è solo Ellington

Si chiama Cotton Club, ma non ci troverete Duke Ellington, bensì Ottavio Pietrantonio. Un altro Duca, a modo suo. E in quanto a duchi, il luogo ne ha avuti a iosa. Procediamo con ordine. Ottavio è l'anfitrione del Cotton Club, osteria a conduzione familiare nel cuore di Benevento, città ricca di testimonianze storiche e centro archeologico di prima importanza. Il Cotton Club è a due passi dall'Obelisco di piazza Papiniano. Sembra un riferimento ostico per i non beneventani, in realtà è un indizio essenziale: appena avvistato il piccolo obelisco buttatevi nel vicolo e lì troverete il locale. Ottavio accoglie i clienti con una citazione di Proust: "La vera terra dei barbari non è quella che non ha mai conosciuto l’arte, ma quella che, disseminata di capolavori, non sa né apprezzarli né conservarli". Ottavio ha vergato quelle parole all'ingresso, a monito del turista distratto, pensando a Benevento. Il genio della letteratura si riferiva invece a un Paese europeo, circondato dal mare sui tre lati, a forma di stivale. Quale?

Il Cotton Club ha interni accoglienti (cosey, come dicono gli inglesi? Sì, cosey) con pareti che esplodono di quadri e oggetti senza apparire pesanti, il servizio è di antica cortesia, i piatti sono tradizionali ma non troppo, con ingredienti di stagione per lo più locali, senza fondamentalismi. Nel menù spicca lo spaghetto "Vucciria" omaggio a Palermo, per non parlare dei Fiori di Venere (in foto), ovvero riso venere con fiori di zucca, che abbiamo gustato in una fresca serata estiva, semplicemente sublimi. Ingredienti locali quindi, senza che la scienza in cucina resti confinata all'ombra del campanile.

Al Cotton Club si dà grande attenzione ai formaggi, alle carni, alla selezione delle verdure. I bocconcini di maiale che si sciolgono in bocca, prosciutto e fichi di prima scelta, nel peperone ripieno i sapori raggiungono armonie celestiali, in cantina i vini sono essenzialmente del territorio, alcuni dei quali di buon pregio. Ottavio fa la spesa, sceglie gli ingredienti, la moglie cucina. Risultato di ottimo livello per prezzi che si aggirano su meritatissimi 25-30 euro a persona. Con i miei commensali siamo andati oltre, ma solo perché abbiamo scelto un vino (un paio) di quelli da conservare ut reliquia…

Una volta fatta la conoscenza con Ottavio, se si passa al Cotton Club in ampio anticipo sulle "ore pasti", l'anfitrione - anima dell'associazione locale l'Obelisco - potrebbe anche portare l'ignaro turista a passeggio nei dintorni del ristorante. Ad ogni angolo un aneddoto, la citazione di una dinastia, il racconto di un esposto alla sovrintendenza ai beni archeologici, o della denuncia di un tombarolo. Puro orgoglio sannita. Eccolo in azione, Ottavio. Narratore micidiale, sulla storia della città è capace di fare excursus mirabolanti, dai clientes degli antichi romani ai clientes della Dc, dai Longobardi che qui hanno prosperato per secoli alla dominazione pontificia, dal disagio per il riciclo dei manufatti archeologici ri-utilizzati in città nei modi più disinvolti al mancato riciclo dei rifiuti che sfigura molte zone della Campania oggi. Se capitate da quelle parti la visita è d'obbligo. Oltre alle pietanze, al Cotton Club potete godere di una lezione di storia e archeologia… aggratis!

Cotton Club
via De Vita 16 - Benevento
Prezzo: 25-30 euro
Tel.: 349 3827226
Mail: cottonclubosteria@live.it
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1 commento:

  1. Qui bisogna proprio andare, da troppo tempo non vado a benevento

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