Cosa c'entra la meritocrazia con la ristorazione? C'entra, c'entra, perché ci sono alcuni posti a Roma che meritano veramente per la bontà delle pietanze che vengono servite, per la cortesia dei gestori, per l'onestà dei prezzi nonché per la passione con cui vengono condotti, e che, per questi motivi, secondo noi vanno premiati e promossi.
Uno di questi posti è senza dubbio l'Idillio (che poi, io che sono italotedesco, ho sempre i miei dubbi se dire "Idìllio" o "Idillìo", bah!) al Pigneto. Ne avevamo già scritto un pò di tempo fa. Dopo la prima a febbraio di quest'anno, e dopo esserci ritornati in estate senza però purtroppo trovare posto (da qui il consiglio, prenotate!), ieri abbiamo avuto l'occasione di verificare l'andamento dei lavori e se le prime impressioni potevano essere confermate.
Subito la buona notizia: tutto confermato e anzi, con l'opportunità di assaggiare altre pietanze del menù il giudizio già ottimo si consolida. L'Idillio spicca perché è semplice, genuino ma al tempo stesso curato nei particolari (se cambiate vino vi cambiano il bicchiere, cosa che spesso non viene fatta neanche nei ristoranti).
Anche questa volta la serata è stata introdotta da una bruschetta mozzarella di bufala e 'nduja (sarà per le mie origini calabre o semplicemente perché è veramente buona), a cui hanno fatto seguito delle ottime fettuccine alla gricia fatte in casa, di notevole spessore e con i pezzetti di pancetta che sembravano essere stati tagliati con l'accetta e non con il coltello per quanto erano grossi.
Il tutto annaffiato da un Nero d'Avola e, visto che avevamo iniziato la cena che erano già le 23 e comunque già sazi dai primi, concluso con un semifreddo al miele di castagne molto dolce e molto buono.
La serata si è chiusa con caffè e amaro e con una chiacchierata con il simpatico e gentile caposala, Andrea Torcasio, con il quale questa volta non abbiamo cantato "O Zappatore" (sarà un impegno per la prossima volta) ma abbiamo filosofeggiato su una sua ipotetica candidatura a sindaco di Roma, per la quale noi qui di MagnaRoma dichiariamo sin d'ora il nostro endorsement.
Per stare al passo con i tempi e diffondere adeguatamente l'Idilliofilosofia, il locale è anche presente su Facebook con un gruppo dedicato al posto nonché ai suoi fans. Se quindi siete tra quelli che passano le giornate aggiornando il proprio status, pokando in giro la gente e postando cose sulla vostra wall, non vi rimane altro che iscrivervi qui.
vabbè che sei calabro-tedesco, però si chiama "idillio" con 1 sola "d" ;-)
RispondiEliminaa parte la grammatica, confermo il giudizio positivo!!
Ma porca puttt'...e dire che pure in tedesco si dice "Idyllisch". Ignoranza pura...mea culpa...correggo il refuso...
RispondiEliminaconfermo...
RispondiEliminaall'idillio si mangia davvero bene!!!
senza parole...ma sempre a mangiare...perchè non venite a fare un giretto in quel di vignanello, c'è un localino che è la fine del mondo...
RispondiEliminasabato a pranzo nuovo assaggio e nuova conferma: ottimi gnocchi al sugo e tagliatelle casarecce, stuzzicante semifreddo di grana e sformato di verdure, buoni semifreddi alle castagne e all'arancio, piacevole nero d'avola, per un totale di 86 euri in 4...
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