Ampio locale con musica dal vivo sala fumatori piatti della tradizione locale clientela selezionata prenotazione obbligatoria. “Si no nun magni”, recita la scritta rigorosamente a pennarello che campeggia da Mimmo, anzi da “Cose e sapori – Associazione di arte e gastronomia”, a Montecompatri.
Un “mai più senza” per chi ama le proposte di MagnaRoma. Per trovarlo devi sapere che c’è. Ecco perché la clientela è selezionata. L’ingresso sembra quello di una casa, in un piccolo atrio ti accolgono personaggi coi quali sinceramente il cronista non ha avuto tempo di approfondire la conoscenza. Ma da come si muovono capisci che fanno parte delle amenità del luogo. Strette di mano, “ciao, benvenuto”, l’accoglienza è calorosa. Il locale è grande, la sala fumatori più dell’altra, messa in fondo al vano e sempre deserta. Graffiti in gesso sulle pareti, gioghi e altri attrezzi agricoli più in alto e cartelli sui muri testimoniano la veracità e la genesi del luogo: secondo lavoro di Mimmo, “aiutamolo sto poro cristo”. La musica dal vivo è curata da un membro della numerosa comunità brasiliana dei castelli romani, che suona il sassofono su basi preregistrate su Mac. Essendo un brasiliano di mondo e non da cartolina fa vibrare l’ancia non sulle note de “La ragazza di Ipanema” ma sui Pink Floyd, con grande delizia degli astanti che già paventavano il rischio orchite con una serata a base della bossa nova sbiancata di Stan Getz. Invece, “Hey you”, “Wish you were here” e così via.
Ci siamo stati di venerdì, quindi pesce. “Ma io preferivo la carne”. “Sta bono, mo te servo io, te porto l’assaggini, vedrai che te piace”. E m’è piaciuto sì. Mimmo, ragazzo tarchiato e generoso, demiurgo locale, viene al tavolo, domanda, si interessa, rilancia, vuole conoscere chi va a mangiare da lui. Clientela di ogni età e provenienza. Passano frittatine e salamini. Ma noi abbiamo il pesce… L’entrée è col vino, rigorosamente bianco dei castelli alla mescita e servito senza pietà . Ma Mimmo non sta certo a lesinare sul rosso, che porta per ogni evenienza. L’acqua è più rara, compare sporadicamente in bottigliette da 0,33. Si comincia con tagliolini al sugo di polpo. Si procede con insalata di polpo, ceci, patate e cipolle. Merluzzo in salsa di limone. Delizioso e delicato. “Che, nun la fai la scarpetta?” chiede il ragazzo di bottega che intanto intrattiene coetanei festanti dopo aver superato l’esame di maturità al tavolo di fianco. “Te lascio er piatto così la fai”. E la facciamo. Momento di buio del cronista, che sfiancato dal vino non ricorda la portata di passaggio dal pesce alla carne. Che c’è stata e di buon livello. Quindi carne: polpettine al sugo e pollo al forno e alla brace. Fantastico. Ottimo il pane. Gran finale con tarallucci e vino, panza piena e mente annebbiata.
Prezzi… incredibili: 15 euro a testa. Persone avvezze al locale mi hanno confermato che siccome c’era il pesce abbiamo pagato più del solito. La prenotazione è fondamentale, la cucina funziona sul numero di bocche al lavoro previste.
Cose e sapori – Associazione di arte e gastronomia
Via Colonna 12 – Montecompatri
Tel. 331.7134791 (telefonare per mangiare!)
Chiusi la domenica sera
NdR: la recensione sarebbe del brianzolo gastroman, ma siccome il rosso ha incocciato più di quanto sembrasse a prima vista, non è riuscito a pubblicarla...
Ieri sono stato anche io da Mimmo.
RispondiEliminaMa che cazzo stai a dì! Noi semo vivi pe miracolo!
Concordo con l'autore del post sopra di me... credo che mimmo sia dove hitler faceva il catering x auschwitz...
RispondiEliminaSono assolutamente in dissaccordo: ho avuto modo di mangiare da mimmo un'ottima pasta in bianco con il pepe, delle salsicce salutiste bollite e scotte, non grigliate, un dolce della nonna buono (e soprattutto DELLA nonna) ed un caffè tostato in polvere che nei paesi anglosassoni se lo sognano....eppoi, come dire cotali nefandezze ad un simpatimo cuoco che ti apostrofa col toscano in bocca ed il gessato "a mignottari!!!"...impagabile!
RispondiEliminaThiis was a lovely blog post
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