Flavio era lo chef di Felice, storica trattoria di Testaccio (di cui abbiamo parlato qui, qui e purtroppo anche qui)... e da un po' di tempo si è messo in proprio, a pochi passi, addossato allo scenografico Monte dei Cocci e circondato dai locali della movida romana.
Il locale era un cabaret, ci sono pure stato più di 10 anni fa, ma certamente dà il meglio di sè come ristorante, grazie alla splendida terrazza, al cortile e alle due sale interne con vista sui "cocci" (e, sembra, arieggiate dalle correnti che percorrono la Malagrotta di 2000 anni fa). Il menu è molto simile a quello di Felice, con cui condivide i cavalli di battaglia, compreso l'imperdibile tiramisù al bicchiere, ma in più ha il bonus della posizione e dei tavoli all'aperto, e di un certo minore grado di affollamento che non guasta a noi avventori.
Vi dico subito che non so quanto abbiamo pagato ieri, visto che siamo stati gentilmente sollevati dal doloroso onere del conto, ma le varie recensioni parlano di circa 35 euri. Scarso affidamento si può fare sul menu, visto che i piatti variano giornalmente a parte i grandi classici romani, e molte cose non sono scritte. Eravamo in 6 più un nano, sulla terrazza in una perfetta serata pre-estiva, compresi due australiani che sono rimasti estasiati, o almeno spero che "wonderful" in anglo-antipodo non voglia dire qualcos'altro...
Dunque i primi: tra i classici l'amatriciana era saporita e bilanciata, oltre che abbondante e la cacio&pepe perfetta (ed è molto difficile!) seppure non mantecata al tavolo, mentre tra i piatti creativi i ravioli ricotta&spinaci con sugo a freddo di pachino, erbe e ricotta salata hanno registrato un plauso unanime italo-australiano. E poi ovviamente i secondi: le maestose e (può sembrare strano) leggere polpette di bollito fritte (fatte, leggo dal sito, con manzo, gallina, mortadella, noce moscata, pane spugnato, patate lesse, prezzemolo, sale e pepe...), le cotolette d'abbacchio panate e fritte, gli involtini al sugo. Tra i contorni meritano una segnalazione la scarola con olive, capperi e pinoli, ma anche delle patate al forno divine. Tutto ottimo, s'era capito? Per concludere l'imprescindibile tiramisù al bicchiere per tutti: caffè in fondo e poi crema e cioccolato liquido e solido a strati. Abbiamo accompagnato tutto ciò (burp!) con uno dei vini del Casale del Giglio, un leggero ma buon Petit Verdot, e abbiamo concluso con alcune grappe barricate che ci stavano proprio bene!
Flavio al Velavevodetto
Via di Monte Testaccio 97
Tel. 06 5744194 - 06 5746841
Chiuso a pranzo sabato e domenica, e anche domenica sera in estate
Sito ufficiale
Le recensioni (con molte foto) di Carlin Petrini, Dissapore, Tavole Romane, Puntarella Rossa, Polipo Affamato e la Diciassettesima Cucina.
seconda visita e secondo successo, questa volta meno orientato alle specialità romane: come primo tagliolini fatti in casa con cozze & vongole (alcuni) o con tonno scottato & pomodori (io), come secondo involtini giganti tenerissimi e saporiti (2 in un piatto!), baccalà con le patate, misto romano (polpetta + involtino + coda), spezzatino alla genovese, fettina panata che dalla dimensione pareva di brontosauro ed era ottima, come dolce ovviamente tiramisù al bicchiere ma anche semifreddo di gianduja e amarene... da bere un ottimo bianco petit qualcosa (vitigno francese) delo casale del giglio; i piatti di pesce hanno fatto salire il conto a 40 euri cadauno (rispetto a una media di 35), ma sono stati decisamente e unanimemente giudicati molto ben spesi :-)
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