mercoledì 7 dicembre 2011

La mi porti un bacione a Firenze

Appena rilanciata da Benigni, questa vecchia canzone ben si attaglia (!) all'esperienza gastronomica fuori porta (parecchio fuori porta...) dello scorso weekend: lo storico trippaio Nerbone dentro al mercato fiorentino di San Lorenzo, a due passi dal Duomo e dalla stazione centrale.

Apro qui una dolorosa parentesi: ma perchè mai a Roma è impossibile mangiare dentro i mercati? Non voglio fare paragoni devastanti con Barcellona dove la Boqueria ma anche Santa Caterina pullulano (!!) di bar a tapas che utilizzano i prodotti dei banchi... Mi chiedo però perchè un mercato centrale come quello Esquilino, peraltro realizzato da poco, non abbia alcun luogo dove sedersi e mangiare specialità romane (vista la città) o etniche (visto il quartiere) godendosi la frenesia del contorno, o anche perchè non ci sia nulla del genere nei nuovi mercati di Trionfale e (ma qui spero di sbagliarmi) Testaccio.

Chiudiamo la parentesi e torniamo a noi. Nerbone esiste da un sacco di tempo (dicono dal 1872) ed offre quanto di più semplice, ossia panini zuppe e poco altro, in uno dei luoghi più affascinanti quale è un mercato ottocentesco in ferro battuto. Si va alla cassa, si ordina, si aspetta la catena di montaggio del panino, si prende il vassoio, ci si siede (stretti) in mezzo a nugoli di giapponesi festanti (tanto che qui i banchi scrivono i cartellini in italiano inglese e giapponese). Poca scelta, ma perfetta per un weekend sull'Arno: crostini toscani, panini col bollito e col lampredotto, zuppa del giorno (noi abbiamo beccato i porri), primo del giorno (c'era il ragù di cinghiale), qualche secondo di "ciccia" (spezzatino, bollito, peposo...) e qualche contorno, vino rosso sfuso, cantuccini e vin santo. Il costo dipende chiaramente da cosa e quanto mangiate, ma diciamo che con 12-15 euri ci si sazia.

Nota di merito per gli abbondanti e ottimi panini e per i cantuccini, molto morbidi rispetto a quelli che si trovano quaggiù e assolutamente deliziosi. Ovviamente il lampredotto è una scelta di vita: o si ama o si odia... e infatti io ho ripiegato sul bollito con salsa verde, però stare lì al bancone a guardare la preparazione rimane affascinante, con il pezzone di trippa estratto dalla pentola, sbattuto sul tagliere, sminuzzato e schiaffato nel panino. Per pranzo, ricordatevi di andare presto, se volete evitare lunghe code e soprattutto che finiscano alcune cose, altrimenti di mattina o di pomeriggio fate un salto per uno spuntino corroborante :-)


Nerbone
Piazza del Mercato Centrale, 47/r
Solo a pranzo - Chiuso domenica
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2 commenti:

  1. maro' che dritta che mi hai dato. sotto natale, ma non solo, da noi è un attimo,si prende il treno e siamo a Firenze!! cacchio.
    sottoscrivo invece quanto detto circa l'impossibilità di mangiare al mercato.

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  2. a bella, ormai da roma è 1 ora e mezza, faccio prima che andare da rubbagalline alla muratella... comunque è un posto fondamentale, mi ha aperto un mondo ;-)

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